Come valutare l'idea di un cortometraggio



Avrete sicuramente trovato molte volte delle idee geniali per realizzare un cortometraggio; probabilmente dopo lunghe notti insonni e qualche birra di troppo (spero solo qualche....).
Ma la domanda da porsi è: "basta avere un'illuminazione improvvisa per trovare uno spunto degno di essere sviluppato con un lavoro febbrile e razionale?"

La risposta è forse sì....
Queste straordinarie suggestioni notturne, nate mentre vi rigiravate come anguille tra le coperte, devono essere comunqe passate al vaglio della ragione (se ve ne è rimasta almeno una briciola....) Personalmente, lo confesso, mi è capitato più di qualche volta di avere queste "visioni" notturne e devo dire che nella maggior parte sono stati ottimi spunti per successive riflessioni...ma forse si poteva intuire già dalla mia tesi di laurea sui sogni cartesiani; si sì avete letto bene sogni e non assi...la differenza i effetti c'è ed è alquanto consistente.

Ma torniamo a noi. Al risveglio avete messo a fuoco quell'idea che tanto assomiglia al flusso canalizzatore di Doc, lo scienziato di "Ritorno al futuro"; siete sulla rampa di lancio per conquistare Hollywood. E adesso?

Ora dovete assolutamente applicare le 3 regole d'oro che devono fare da guida per valutare ogni vostra idea cinematografica.  Vediamole sinteticamente insieme:

  • 1. La vostra idea deve essere in sintonia con il nostro tempo.  Pensare una storia che racconta emozioni e contesti distanti da noi e dalla società in cui viviamo rende molto più difficile la sua realizzazione.
  • 2. La vostra idea deve essere brillante: ci deve essere un qualcosa per cui valga al pena essere ricordata, deve colpire per qualcosa di particolare. Si deve poter riconoscere in mezzo a centinaia di altre perché è una storia che funziona a primo acchito. Avete capito di certo che stiamo parlando di qualcosa di simile al colpo di fulmine.
  • 3. L'idea deve assolutamente essere semplice. Niente trame arzigogolate per capire le quali è necessario usare diagrammi di flusso....

Di queste eccezionali regole e della loro applicazione alle varie storie ha parlato il nostro Raffaele Pizzatti Sertorelli durante la prima lezione del corso di cinema 2013/2014. Nono ci resta che darvi appuntamento per stasera e la seconda giornata dedicata ai trucchi del mestiere di un buon sceneggiatore.

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Corso video a Padova - il primo incontro



Finalmente cominciamo il CORSO VIDEO di riprese con la reflex e le camere Cinealta FULL HD. Tutti puntuali i nostri allievi alle 20.30 presso la sede di avilab, giovane società di videoproduzione di Padova.

Durante questo primo incontro abbiamo presentato le attività della nostra Associazione Gooliver ed ogni corsista si è presentato in modo da poter fare una riflessione preliminare su dove focalizzare la nostra attenzione durante il corso.

Sapete cosa è venuto fuori? Che i nostri ragazzi sono talmente bravi che inseriremo una lezione sulla produzione per consentire a tutti loro di muoversi quanto prima autonomamente!!!

Domani parleremo di come scrivere un soggetto, e soprattutto i ragazzi porteranno i loro...saremo pronti a criticarli .... xfactor sarà nulla in confronto....

Comunque non vi preoccupate vi terremo aggiornati!!!





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Detour festival 2013 al via



Siamo a pochissimi giorni (o sarebbe quasi meglio dire ormai ore), dall'inzio del Detour, festival del cinema di viaggio, che si tiene a Padova per il secondo anno. Un progetto della fondazione march che si svolgerà tra il 15 ed il 20 ottobre 2013.

Il festival si articola in 4 sezioni principali che sono: 
  • - Concorso, 
  • - "Omaggio a Wes Anderson",
  • - "Viaggio in Italia"
  • - "Eventi speciali"
Per tutte le informazioni dettagliate riguardo al programma, potete scaricarle direttamente da qui.

Ci saranno inoltre 3 worshop durante il festival che saranno organizzati in collaborazione con la Scuola del Viaggio e Parallelo Zero.

I workshop si svolgeranno nello Spazio Detour e presso il SuperFlash Store di Padova e saranno a numero chiuso con un minimo di 10 partecipanti e un massimo di 25; sinteticamente sono:
  • CARNET DI VIAGGIO
    Sabato 19 ottobre – Spazio Detour - durata 4h: 9.30 – 13.30
  • SCRITTURA DI VIAGGIO
    Sabato 19 ottobre – SuperFlash Store - durata 4h: 14.30 – 18.30
  • FOTOGIORNALISMO
    Domenica 20 ottobre – Spazio Detour - durata 4h: 14.30 – 18.30
Vi proponiamo in anteprima un'intervista esclusiva a Marco Segato sulla genesi del Detour:

Ed infine la splendida sigla del festival di cinema 2013 di Padova:


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La prima scuola




La prima scuola è un progetto di impegno civile pensato per contribuire all’importanza della scuola primaria italiana in un’epoca di tagli e disuguaglianze: vedi il blog relativo.
La scuola elementare è la prima vera esperienza di formazione extra-familiare di un bambino e costituisce il nucleo fondante del sistema educativo italiano.
Fino a meno di dieci anni fa era considerata il fiore all’occhiello dell’offerta scolastica italiana; poi sono iniziati tagli, riforme, riduzioni e la qualità dell’offerta educativa è scesa, contribuendo ad accrescer le differenze tra zone agiate e non.
A fronte del progressivo impoverimento del sistema d’istruzione pubblica è necessaria un’azione dal basso per proporre una direzione contraria di rilancio e crescita della scuola nella nostra società. Non abbiamo certo noi le risorse per cambiare radicalmente il corso degli eventi nazionali, ma può essere avviato un percorso propositivo sia di riflessione che di finanziamento dal basso, nel quale il mondo del cinema e dell’arte può giocare un ruolo importante.
Le privazioni materiali della scuola pubblica sono importanti, ma è importante parlare anche delle opportunità formative che la scuola non è più in grado di offrire.

Il progetto
Il progetto si propone di raccogliere risorse e impegnare energie per la scuola perseguendo due macro obiettivi.
  • contribuire al dibattito sulla crisi del sistema d’istruzione pubblico relativa alle scuole elementari
  • finanziare progetti artistici nelle scuole primarie di periferia con un’apposita raccolta fondi
Il meccanismo è molto semplice. Per circa quattro mesi (da settembre a dicembre 2013) raccoglieremo donazioni tramite questo sito e attraverso le varie iniziative territoriali legate alla distribuzione nelle sale del film “La Prima Neve”. I fondi così raccolti saranno poi affidati a singole scuole di aree periferiche che presenteranno progetti di miglioramento dell’offerta educativa e pedagogica (laboratori di teatro, musica o cinema, incontri, visite, servizi di mediazione interculturale e altri). I progetti saranno giudicati e selezionati entro la primavera 2014 da una commissione di esperti e, una volta avviati, i progetti saranno documentati e raccontati sempre attraverso questo sito.
L’attenzione sarà rivolta in particolar modo a tutti quei quartieri periferici delle grandi città e a quelle località isolate in cui i tagli all’istruzione hanno mostrato il loro volto più duro. Dato che queste realtà sono spesso caratterizzate da contesti fortemente multiculturali, il progetto cercherà di stimolare la partecipazione di realtà che dimostrano una certa sensibilità verso i percorsi di integrazione e valorizzazione delle differenze.
Le donazioni e la commissione
La raccolta fondi è finalizzata al finanziamento di progetti artistici e pedagogici per bambini delle scuole elementari. Nelle prossime settimane verranno pubblicati i criteri per la partecipazione al progetto e la successiva selezione. Le donazioni potranno essere effettuate tramite bonifico o tramite pagamento online di carta di credito. Tutti i dettagli per effettuare una donazione sono presenti qui.
Un’apposita commissione sarà responsabile dell’assegnazione dei fondi e agirà rispettando la diversità geografica italiana e la varietà dell’offerta artistica per l’infanzia. La commissione, coordinata da Goffredo Fofi è composta da Marco Paolini, Sara Honegger, Vinicio Ongini, Peppe Carini e Franco Lorenzoni.
Tempistiche: selezione dei progetti a fine dicembre; implementazione dei progetti da febbraio in avanti.
Il blog e La prima neve
Questo blog ospiterà i contributi di chiunque voglia denunciare i deficit delle scuole elementari o voglia portare all’attenzione esempi virtuosi d’insegnamento. Al tempo stesso il blog proporrà analisi e inchieste proprie, per stimolare ulteriore dibattito e riflessione. Si eviterà di parlare esplicitamente di associazioni ed esperienze artistiche passate in modo da non favorire alcuni rispetto ad altri.
L’idea de La prima scuola nasce da Andrea Segre durante la realizzazione del suo ultimo film, La prima neve. La sua sensibilità di padre e artista l’ha portato a uscire dal mondo della fiction cinematografica per dare un contributo concreto nella realtà, come già ha fatto in passato.
Anche se il film non parla direttamente di istruzione, la tematica dell’educazione infantile scolastica e familiare è presente.  Il protagonista è infatti un bambino di dieci anni il cui carattere ha un ruolo determinante per la storia del film. Altrettanto importanti sono i due suoi amici che aiutano a tenere al centro del film il punto di vista dei bambini sul mondo.
Per questo la produzione JoleFilm e la distribuzione Parthénos hanno fin da subito deciso di sostenere il progetto. L’organizzazione di proiezioni de La prima neve con la possibilità di invitare gli autori e il casting è un ulteriore modo per immettere linfa vitale nel progetto coinvolgendo un’audience più ampia.
La Prima Scuola infine cercherà di creare una solida rete di contatti e condividere storie e organizzare dibattiti. Questo blog (www.laprimascuola.wordpress.com) sarà il punto di riferimento per tutte queste attività.
Ecco il trailer del film "La prima neve" di Andrea Segre:

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Il suono nei film di Aronofsky



Come abbiamo spiegato nel post l'audio nelle interviste, l'aspetto tecnico relativo alla registrazione del suono è fondamentale per la buona riuscita di un cortometraggio e di un documentario.

Ma anche il significato che i suoni ambientali ricoprono nel contesto di un video non è un argomento di poco conto. A volte una scena emozionante può essere legata solo ad un suono, un sibilio, un tonfo, un cigolio, etc Non vi prefigurate già una scena horror solo sentendo queste parole? Ed in effetti è proprio uno dei generi cinematografici che più spesso ricorre a questi strumenti espressivi.

Dunque se un corretto approccio alla scrittura di una buona storia per il cinema, prevede una serie di precisi accorgimenti, che abbiamo riassunto in un post precedente, non devote assolutamente sottovalutare l'utilizzo dei rumori e dei suoni. Pensate sempre se possono dare un valore aggiunto importante alla scena che state scrivendo:

  • > Possono aiutarvi a "dire" qualcosa che sarebbe complesso raccontare in altro modo
  • > Sono utili per poter 

A riprova di ciò ancora una volta postiamo il video di KOGONADA; ma se le la volta precedente abbiamo parlato degli aspetti prospettici di Kubrick questa volta ci concentriamo su uno dei registi che meglio utilizza l'audio: è Darren Aronofsky, quello che a mio parere sarà un ricordato come il regista più talentuso di questi ultimi anni.


Sounds of Aronofsky from kogonada on Vimeo.

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Mare chiuso in onda su vimeo



ZaLab mette in onda gratuitamente MARE CHIUSO su Vimeo 
dalle 24.00 di venerdì 4 ottobre fino alle 24.00 di domenica 6 ottobre.

Per visionario potete accedere direttamente dalla pagina di Mare Chiuso.

Il Mediterraneo inghiotte uomini, donne e bambini in fuga dall'orrore di guerre e persecuzioni. Il mare è il sicario. I mandanti sono le loro politiche di "accoglienza"dei governi, costituite da patti segreti con dittatori e centri di identificazione ed espulsione.

Molte le iniziative poste in essere per porre fine a questa tragedia:
  • 1. La manifestazione di Amnesty davanti a Montecitorio
  • 2. L'appello lanciato da Melting Pot per l’apertura di un canale umanitario per il diritto d’asilo europeo. 
In merito a questa situazione ZaLab vi chiede di firmare l'appello di Melting Pot e promuovere il documentario, perché più persone possibile capire che queste tragedie sono causate da una deliberata e premeditata volontà dell'Italia e dell'intera Europa di calpestare i diritti e di negare il futuro di migliaia di perseguitati.

Buona visione.

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SINOSSI
Tra maggio 2009 e settembre 2010 oltre duemila migranti africani vennero intercettati nelle acque del Mediterraneo e respinti in Libia dalla Marina e dalla Polizia italiana;  in seguito agli accordi tra Gheddafi e Berlusconi, infatti, le barche dei migranti venivano sistematicamente ricondotte in territorio libico, dove i richiedenti asilo non godevano di alcun diritto e la polizia esercitava indisturbata varie forme di abusi e di violenze. Non si è mai potuto sapere ciò che realmente succedeva ai migranti durante i respingimenti, perché nessun giornalista era ammesso sulle navi e perché tutti i testimoni furono poi destinati alla detenzione in Libia. Nel marzo 2011 con lo scoppio della guerra in Libia, tutto è cambiato. Migliaia di migranti africani sono scappati e tra questi anche rifugiati etiopi, eritrei e somali che erano stati precedentemente vittime dei respingimenti italiani e che si sono rifugiati nel campo UNHCR di Shousha in Tunisia, dove li abbiamo incontrati. Nel documentario sono loro, infatti, a raccontare in prima persona cosa vuol dire essere respinti; sono racconti di grande dolore e dignità, ricostruiti con precisione e consapevolezza. Sono quelle testimonianze dirette che ancora mancavano e che mettono in luce le violenze e le violazioni commesse dall'Italia ai danni di persone indifese, innocenti e in cerca di protezione. Una strategia politica che ha purtroppo goduto di un grande consenso nell'opinione pubblica italiana, ma per la quale l'Italia è stata recentemente condannata dalla Corte Europea per i Diritti Umani in seguito ad un processo storico il cui svolgimento fa da cornice alle storie narrate nel documentario.
SCHEDA TECNICA
Italia 2012, 60 min
Lingua: Amarico, Tigrigno, Somalo (sottotitoli in inglese, finlandese, svedese, tedesco, portoghese, francese e italiano)
Regia: Stefano Liberti, Andrea Segre
Produzione: ZaLab
Fotografia: Matteo Calore, Simone Falso, Andrea Segre
Montaggio: Sara Zavarise
Con: Ermias Berhane, Omer Ibrahim, Roman Amore, Jemal Mohammed Omer, Bekit Saleh Okud, Shishay Tesfay, Tedros Ojbay, Gedey Bahlbi, Nathael Tedros, Yoel Tedros, Abdirahman,  Abdikadir, Foowis, Abu Kurke, Semere Kahsay, Tsige Kahsay, Nahere Kahsay
Post produzione audio: Riccardo Spagnol
Distribuzione: ZaLab
Musiche originali: Piccola Bottega Baltazar
Grafiche: Marco Lovisatti
Il documentario è stato realizzato con il sostegno di OPEN SOCIETY FOUNDATIONS e ha ricevuto il patrocinio di Amnesty International Italia e UNHCR
PREMI, PROIEZIONI E FESTIVAL
22° Edizione Festival Cinema Africano, Asia e America Latina - Premi ACCRA e "Il razzismo è una brutta storia"
Bif&st 2012 | Bari International Film Festival - Premio De Seta
69. Mostra Internazionale del Cinema di Venezia - Proiezione speciale
Premio Libero Bizzarri - Miglior documentario
Maiori Film Festival - Premio Rossellini
Bolzano Film Festival 2012 - Premi FiCE e Cassa di Risparmio di Bolzano
Globo d'Oro, premio Associazione Stampa Estera - Miglior Documentario
Bellaria Film Festival - Menzione speciale Morando Morandini
Ischia Film Fest - Menzione Speciale
Maratea Film Festival - Premio Agamar
Molise Cinema 2012 - Premio Giuseppe Folchi
Lo Sguardo di Omero - Premio Miglior Documentario

Il 20 giugno 2012 l’Italia si è mobilitata per dire No! ai respingimenti e per chiedere una nuova politica di accoglienza. Da Belluno ad Enna,100 proiezioni contemporanee di “Mare Chiuso” hanno accompagnato il lancio della petizione di Amnesty international al governo.

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Kubrick e la geometria dell'immagine



Accostare un genio della fantasia come Kubrick alla geometria può sembrare paradossale, ma un accurato video di KOGONADA, ci spiega, molto meglio di di mille pagine scritte o di ciceroniani saggi cinematografici, cosa essa effettivamente rappresenti. 

Possiamo ammirare, attraverso questo montaggio serrato ed incalzante, le scelte stilistiche del grande maestro del cinema: le sue prospettive centrali e simmetriche.

Mi raccomando domani non potete assolutamente mancare al workshop dedicato al grande maestro!
Appuntamento Sabato 5 ottobre presso i Carichi Sospesi.

Ma è il caso ora di lasciare spazio alle immagini:

 
Kubrick // One-Point Perspective from kogonada on Vimeo.

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Perpignani e il montaggio cinematografico



Il senso del montaggio filmico è certamente una delle doti che non manca di certo a Roberto Perpignani, un professionista che deve essere di esempio a chi si accosta al mondo del cinema.

In questo breve video, tratto dal canale youtube della Scuola Nazionale di Cinematografia di Roma, ci  spiega cos'è il senso del montaggio e cosa occorre apprendere nel giusto modo per saper fare proprie l'arte dell'accostare le immagini.

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Corso video con le reflex



Vuoi girare il tuo cortometraggio con moderne REFLEX DIGITALI, come la

Canon Mark III 5D

Il nostro laboratorio è il luogo adatto dove imparare ad usare queste attrezzature: un tecnico di Canon Italia verrà in studio per presentare e spiegare il giusto utilizzo della DSLR digitale per fare riprese corrette.

Poi starà a voi farne un giusto uso creando una storia che abbia i tempi cinematografici adatti per un corto, ma per questo lavoreremo insieme! Ma tutto questo non basta....

Vuoi che il tuo cortometraggio venga 
TRASMESSO IN TELEVISIONE?

Allora non resta che
RICHIEDERE INFORMAZIONI
per il nostro corso di cinema.

SCRIVETECI ENTRO IL 31 AGOSTO PER BLOCCARE IL PREZZO DEL CORSO!!!

Guardate la testimonianza di alcuni ex allievi che ora collaborano con noi:






Questo invece un assaggio del video realizzato lo scorso anno
SELEZIONATO A METRICAMENTE CORTO 2




Allora che ve ne pare? Vi sembra ben fatto?

Se vi va mandateci una pre-iscrizione con i vostri dati così prenotate il vostro posto sul SET.

Vi conviene affrettarvi perchè ormai i posti disponibili sono davvero pochissimi!!!

Per farlo basta seguire QUESTA semplice procedura di ISCRIZIONE: clicca qui.

Se invece siete ancora indecisi allora dovete assolutamente guardare il video del backstage dello scorso anno:






Vi aspettiamo al più presto nello studio televisivo!

Siete ancora indecisi?
Non vi resta che leggere questi

5 Buoni motivi per partecipare a questo corso 


  • 1. Le lezioni sono principalmente pratiche 
  • 2. Si usano solo attrezzature all'avanguardia (crane, carrrello, boom) 
  • 3. Il corso è tenuto da affermati filmmaker 
  • 4. Ogni allievo a turno svolge tutti i ruoli di una troupe cinematografica 
  • 5. Si producono dei video di livello professionali
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Questi sono alcuni dei tanti consigli che diamo durante i nostri corsi ed in nostri workshop. Ma dico io come fate senza? Non risucite vero? Vi capiamo! Certo che vi capiamo! Allora non dovete far altro che:


6 BUONI MOTIVI PER ISCRIVERVI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

 

1 - Volete i migliori consigli per girare corti e documentari?
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A presto
Raf&Fede




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