Un workshop sul documentario partecipativo



Come si può realizzare un documentario con uno sguardo completamente inedito sulla realtà?

Ce lo spiegherà Stefano Collizzolli di Zalab che, dopo aver presentato in anteprima il suo nuovo documentario "Il pane a vita" al Porto Astra di Padova , sarà il protagonista del

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WORKSHOP SUL VIDEO PARTECIPATIVO


Il workshop sarà così strutturato:
  • H 17,30 prenderemo le mosse dalle esperienze di video partecipativo  in particolare quella di • “Immagini oltre il muro” • “Sogni di Za”, percorso triennale in Palestina • per arrivare al racconto di come il metodo contamini anche la produzione documentaria • Come un uomo sulla terra, di Segre-Biadene-Yimer, prodotto da ZaLab; • “I nostri anni migliori”, co-regia di Collizzolli e Calore, e l’appena uscito • “Il pane a vita”, il documentario sulla crisi che verrà proiettato nel corso della serata.
  • H 20,00 Aperitivo con Stefano Collizzolli offerto ai partecipanti del workshop dai Carichi Sospesi! 
  • H 21,00 Proiezione del film “Il pane a vita” di Stefano Collizzolli alla presenza del regista. 


Costo del Workshop € 15,00 compreso di aperitivo e film!!!!!!!
Ingresso con tessera ARCI

Iscrizione e pagamento presso i Carichi Sospesi
oppure

ISCRIVITI SUBITO:

una volta effettuato il pagamento, per completare l'iscrizione,
inviaci una mail con i tuoi dati personali scrivendo a goolivermail@gmail.com



PUNTO DI VISTA, DOCUMENTARIO e SFERA PUBBLICA 
 narratori inaspettati costruiscono dialogo 

 "Urgeva invece impadronirsi del mezzo con un costo così esiguo da metterlo alla portata di molti, degli individui, come la carta, l'inchiostro, i colori, introdurre nelle case pellicole ed obiettivi, come la macchina da cucire.” 

Cesare Zavattini 

 Da dieci anni, e da sei anni nell'alveo di ZaLab Stefano Collizzolli pratica il metodo del video partecipativo, realizzando laboratori di formazione, produzione e distribuzione con chi normalmente non si esprime con il video, alla ricerca di sguardi completamente inediti sulla realtà. Nel corso degli anni ha lavorato in Palestina, Tunisia, Repubblica Dominicana ed Italia, con giovani ed adulti, attivisti e rassegnati, immigrati, donne, richiedenti asilo: con chi si trova a vivere una situazione di margine. Il margine è soglia con l’alterità e luogo di conflitto; chi vive la frontiera (chiusura e prossimità) è portatore di storie universali. E spesso ridotte al silenzio. Il PV è trovare una voce assieme. 
 Negli ultimi anni ha cominciato anche un percorso di regia documentaria, scoprendo quanto l’esperienza del video partecipativo abbia aiutato a costruire uno sguardo ed un metodo diverso anche nelle produzioni cinematografiche.

Vi aspettiamo numerosi!

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Come girare un film indipendente




Quali sono le carattersitiche fondamentali per definire un film indipendente?
Sicuramente non è facile definire con certezza cosa voglia dire indipendente....Ci ha provato però a suo modo un sito comico: il tastesfunny.

Gli autori hanno ridicolizzato tutti i cliché di questo tipo di cinematografia realizzando un trailer di un finto film indipendente. Quali sono le sue specifiche caratteristiche?

In sintesi:
  • 1. Famiglia conflittuale, letteralmente allo sbando
  • 2. Personaggi adulti che non sono in grado di essere maturi
  • 3. Esercizi di stile ricercati
Il titolo?

NOT ANOTHER SUNDANCE MOVIE


Per chi non la sapesse, ma spero davvero pochi,  il Sundance Film Festival è il più grande festival di cinema indipendente del mondo e ogni anno propone numerosi film intelligenti ed emozionanti.
 


A Tastes Funny Original Trailer 
Written by: Molly Fite, Susan Mandel, John Ott, Autumn Proemm & Chris Punsalan
Directed by: Chris Punsalan
Photographed by: Chris Punsalan & Stephen Mader
tastesfunny.net
Starring: Molly Fite, Dan Banas, Todd McClintock, Samantha McLoughlin & Lucy McLoughlin.

Cosa vuol dire per voi indipendente????

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Documentario d'autore con Zalab



Un nuovo appuntamento a Padova con ZaLab

Giovedì 23 gennaio 2014
Sala Fronte del Porto, cinema Porto Astra. 

Prima proiezione padovana del film" Il pane a vita".
Ingresso 4 euro.

Saranno presente in sala il regista Stefano Collizzolli, l'autore del suono Alberto Cagol che, assieme a Lorenzo Bonarini, firma anche le musiche, e l'aiuto montatrice Silvia Giosmin.
La serata è organizzata da Quartiere 4 / Fronte del Porto e ZaLab, in collaborazione con toniCorti ed Itaca.



SINOSSI
A ottobre 2012 chiude, dopo 123 anni, il cotonificio Honegger di Albino, nella media Valle bergamasca, dove il lavoro è una religione.
Al cotonificio il posto al telaio si passava di madre in figlia e le neoassunte avevano la certezza di aver trovato “ol pà ‘n véta”, il pane a vita.
Seguendo per un inverno la vita quotidiana di tre operaie in cassa integrazione, il film racconta il tramonto, ormai definitivo, di un modello di lavoro e di società e il vuoto che ne segue.

Un passaggio che riguarda l’Italia intera, che ha perso un quarto della sua capacità industriale negli ultimi cinque anni. Un passaggio che l’Italia non ha ancora lucidamente affrontato: ora che è finito il pane, come ci reinventiamo la vita? 

TRAILER:


Trailer of the doc "Il pane a vita" / "My bread and butter" from Za Lab on Vimeo.


SCHEDA TECNICA

Lingua: Italiano, dialetto bergamasco (sottotitoli in italiano/english)

Fotografia: Luca Caon e Paolo Negro .
Suono: Alberto Cagol
Montaggio: Marzia Mete
Con: Lara Vezzoli, Giovanna e Liliana Ghilardi e con Anania Zenoni, Lorenzo Signori e Pietro Zambaiti 

Produzione: ZaLab, Caritas Diocesana Bergamasca, Fondazione Bernareggi .
In collaborazione con: Rai Cinema

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My wall contest



L'Istituto di Cultura Italo-Tedesco Vi invita a partecipare al Concorso Internazionale di Cortometraggi di Animazione dedicato al 25° anniversario dalla caduta del Muro di Berlino dedicato ai registi e alle scuole di animazione di tutto il mondo indetto dal Goethe-Institut, in collaborazione con il Festival Internazionale Cortoons dedicato ai Cortometraggi di Animazione (www.cortoons.it), che si svolge a Roma. 

Il 9 novembre 1989, esattamente alle ore 18:53, viene annunciata l’apertura del Muro di Berlino: un evento che ha radicalmente cambiato la Germania, l’Europa e il mondo intero. Il Muro – che poco prima era considerato il simbolo per eccellenza della paura – si trasforma da un momento all‘altro nel palcoscenico di un’euforia collettiva. A ventotto anni dalla divisione della Germania, migliaia di persone esultanti scalano la roccaforte di cemento per festeggiare la riconquista della libertà e la riunificazione di Berlino.

 

Cerchiamo cortometraggi di animazione che affrontino la caduta del Muro da un punto di vista soggettivo. Quali immagini sono correlate con la caduta del Muro? Che cosa è cambiato in questi venticinque anni? Perché ancora oggi l‘evento è significativo? Quali altri muri contemporanei dovrebbero essere abbattuti? 

I cortometraggi di animazione (compresi i titoli di testa e di coda) possono avere una durata complessiva compresa fra uno e cinque minuti. Le condizioni di partecipazione, le modalità di iscrizione, i premi e altre delucidazioni sono disponibili sul sito www.mywallcontest.com. 

Per ulteriori informazioni è possibile mettersi in contatto con mywall@rom.goethe.org oppure info@mywallcontest.com .

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Storaro a Padova



Qualche settimana fa gli abbiamo dedicato, a ragione, un post del nostro blog (che potete leggere qui), mentre Giovedì 16 gennaio 2014 alle ore 17.30 avremo l'onore di ricevere a Padova Vittorio Storaro, direttore della fotografia e vincitore di tre premi Oscar, ospite dell'università.  
 Nel corso dell'evento verrà presentato il volume "L' arte della cinematografia" , opera che propone una rassegna dei più importanti autori della fotografia cinematografica e una visione originale dei grandi capolavori del cinema di tutti i tempi.

Dove: Aula Nievo - Palazzo Bo - via VIII Febbraio, 2 - Padova

Vi aspettiamo numerosi.
Federico

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Masterclass Canon Gratuita




Una Masterclass CANON ITALIA GRATUITA. Questo è il regalo che 2 EMME FOTO di Padova e la nostra scuola di cinema hanno pensato di fare a tutti gli utenti di "realizza il tuo corto".


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Un'occasione imperdibile per vedere in azioni le fotocamente Canon nella loro funzione di ripresa video.
Sarà il momento ideale in cui poter trovare utili risposte ai vostri dubbi sulle funzionali delle reflex digitali nella ripresa cinematografica.

Questa una lista degli argomenti trattati durante l'incontro:

  • 1. Vantaggi della reflex
  • 2. Obbiettivi
  • 3. Caratteristiche della CANON 5D markIII
  • 4. Le altre macchine fotografice di fascia economica
  • 5. La ripresa con la reflex
  • 6.  Time laps
  • 7. Domande aperte dei partcipanti
Per informazioni:
Raffaele - 347 1701337

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Va pensiero, il fim




"Tante volte quando si parla della diversità, si tende a non raccontare le persone, come se lì dentro non ci fossero dei sentimenti. Questo capolavoro è un contributo al cambiamento culturale che dovrebbe avvenire, che sta già avvenendo"
la Ministra Cecyle Kyenge 

Venerdì 10 gennaio 2014 durante la lezione di Filmologia (Farah Polato) avrà luogo la proiezione di Va' pensiero, di Ymer Dagmawi, alla presenza del regista. 

L'incontro è aperto a tutti, fino ad esaurimento dei posti. 
Palazzo Liviano, aula S, ore 14.30 


Va' Pensiero, storie ambulanti Trailer from AMM on Vimeo.


Sinossi 
Va’ pensiero è il racconto incrociato di due aggressioni razziste a Milano e Firenze e della complicata ricomposizione dei frammenti di vita dei sopravvissuti. Milano: Mohamed Ba, 50 anni, griot, attore e educatore senegalese residente in Italia da 14 anni, viene accoltellato il 31 maggio del 2009 in pieno giorno, nel centro di Milano. Firenze: Mor e Cheikh, immigrati anche loro dal Senegal e residenti a Firenze, vengono colpiti il 13 dicembre 2011 mentre sono al lavoro al mercato di San Lorenzo. Le storie dei tre protagonisti s’incrociano nel racconto delle loro drammatiche esperienze di vita e, malgrado tutto, le loro speranze di continuare a vivere in Italia, con la continua paura e incertezza di incrociare uno sguardo o un gesto che li riporti al momento dell’aggressione. Il regista Dagmawi Yimer, rifugiato dall’Etiopia, racconta la violenza dal punto di vista di chi l’ha subita. 

 Note di regia 
 “Géwel, in Wolof, significa fare un cerchio intorno a una persona. Il griot è colui che ha il dono della parola e tramanda le memoria del gruppo, è un poeta, un cantastorie. Attraverso le sue metafore, il griot accompagna il racconto degli avvenimenti partendo da un passato remoto che sembra continuare a perseguitare le vittime. L’aggressione che hanno subito i protagonisti del film mi colpisce non solo in quanto tale, ma perché rivela la fragilità della condizione migrante in Italia. Non volevo fare scoop, ma raccontare le emozioni, le paure, i tentativi di rinascita, di chi, da un giorno all’altro, scopre di essere vittima di un odio omicida soltanto per il proprio colore della pelle. Un film che aiuti il ‘migrante’ ad uscire dall’anonimato e l’opinione pubblica a riscoprire l’uomo dietro la vittima”. 

Il regista
Dagmawi Yimer (Addis Abeba, 1977) dopo studi di giurisprudenza, nel novembre 2005, nel clima di instabilitàpolitica e violenze successivo all'esito delle elezioni politiche,abbandona l'Etiopia. Giunge a Lampedusa il 30 luglio 2006 dopo averattraversato Sudan e Libia. A Roma, presso il centro Asinitas inizia lasua esperienza registica. Tra le sue opere "Il deserto e il mare" (2007 realizzato con altri cinque migranti), il pluripremiato "Come un uomo sulla terra" (2008 con Andrea Segre e Riccardo Biadene - produzioneZaLab), C.A.R.A Italia (2010), Soltanto il mare (2011) 

Scheda film 
56’, colore; italiano con sottotitoli per il wolof e versione con sottotitoli in inglese; formato: Blue Ray, DVD; Aspect ratio: 16:9; immagine: HDV; sound: 5:1.

Per avere ulteriori informazioni potete visitare il sito: Va' pensiero


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